L’empasse post-elettorale della Terza Repubblica

Scritto dasu 7 Marzo 2018

La tornata elettorale di domenica ha consegnato uno scenario politico frammentato e una netta divisione tra il Nord – dove l’opzione leghista è salita pressoché ovunque – e il Sud, nel quale il M5S ha fatto incetta di voti con percentuali spesso intorno o oltre al 50%.

Il Rosatellum, la legge elettorale costruita ad arte per favorire la formazione di grosse coalizioni, non è stato sufficiente a far uscire dalle urne un quadro di governabilità. Mentre Renzi tentenna sulle proprie dimissioni, un Partito Democratico uscito con le ossa rotte dal voto di domenica si spacca sull’opzione di un’alleanza coi pentastellati, mentre Lega e Forza Italia bisticciano per contendersi la leadership.

Dopo una campagna elettorale che non ha mai nemmeno sfiorato i problemi reali della penisola, i proclami di purezza fatti da una parte e dell’altra prima del voto contro alleanze considerate “contronatura” già si schiantano contro l’empasse post-elettorale.

Il commento con Dante Barontini, giornalista:

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