Embraco, Calenda annuncia il reintegro per i lavoratori di Riva di Chieri

Scritto dasu 16 Maggio 2018

Sembra essere arrivata a un punto di svolta la vicenda che coinvolge l’Embraco, l’azienda brasiliana del gruppo Whirlpool che nei mesi scorsi ha deciso di licenziare 500 persone nel suo stabilimento a Riva di Chieri (alle porte di Torino) e di trasferire la produzione di compressori per frigoriferi in Slovacchia.

Dopo un lungo stallo in cui sembrava che per i lavoratori non vi fosse alcune prospettiva, ieri il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha annunciato che sono stati presentati ai sindacati i progetti di due aziende intenzionate a investire nell’ex Embraco. Si tratta della Venture Productions – israeliana con capitale cinese, che punta a produrre robot e droni per la pulizia di pannelli fotovoltaici e filtri per l’acqua – e della torinese Astelav, che si occupa della rigenerazione di frigoriferi usati. In tutto le due aziende dovrebbero riassorbire 390 lavoratori e – stando a quanto dichiarato da Calenda – lo farebbero con gli stessi diritti e le stesse retribuzioni, senza supporto di denaro pubblico ma utilizzando la dote che Whirpool-Embraco ha messo a disposizione per i lavoratori.

Le parti coinvolte si riuniranno venerdì all’Unione industriali di Torino per capire il dettaglio del passaggio. Se le condizioni annunciate da Calenda dovessero essere rispettate si tratterebbe sicuramente di un risultato positivo, anche se i lavoratori che verrebbero riassorbiti rappresentano solo una parte nel processo di smantellamento e licenziamenti ben più lungo che si è protratto per diversi anni all’Embraco.

Abbiamo commentato la notizia con Maurizio Pagliassotti, giornalista torinese che ha seguito la vertenza Embraco:

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