Cina: spy wars

Scritto dasu 14 Ottobre 2018

La scomparsa del presidente dell’Interpol, l’estradizione (la prima) di un funzionario dell’intelligence cinese negli Stati Uniti e gli investimenti della Cina sui big data.

Il presidente dell’Interpol Meng Hongwei, inizialmente dato per scompaso, è trattenuto in stato di arresto dalle autorità cinesi con l’accusa di corruzione, anche se non si escludono i collegamenti l’ex zar della sicurezza Zhou Yongkang condannato tre anni fa all’ergastolo con le accuse di corruzione, abuso di potere e rivelazione di segreti di Stato.
La spia cinese, Yanjun Xu al servizio del ministero della Sicurezza cinese, è accusata di spionaggio economico contro gli Stati Uniti e del tentato furto di segreti aeronautici americane.
Sullo sfondo la corsa di Pechino all’intelligenza artificiale basata sul lavoro di migliaia di persone impiegate a basso costo nell’attività di «etichettatura» di tutti i dati.

Proviamo a diramare la matassa con Simone Pieranni, fondatore del sito China Files e giornalista del Manifesto

Ascolta la diretta:

 

Pieranni


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