Il fascismo non si piega con la galera, ma nelle strade

Scritto dasu 9 Ottobre 2020

 «Il fascismo è un’organizzazione criminale», un giudizio di cui le masse di lavoratori sono consapevoli da un secolo, una condanna sancita dalla storia con la Seconda guerra mondiale, ora anche nelle aule di tribunali fa giurisprudenza quella sentenza che ci fa premettere sempre la pregiudiziale antifascista e antiautoritaria. Ma sarebbe poca cosa senza la valanga di antifascisti che si sono riversati nelle strade ateniesi, stringendosi attorno al tribunale, festeggiando l’attestazione patente che il partito Alba dorata è un’associazione criminale e i suoi leader assassini.

Il processo di primo grado ai 67 membri di Alba dorata ha pronunciato il verdetto dopo 5 anni e mezzo, ma soprattutto la piazza, che ha subito l’aggressione della polizia, ha apposto la sua firma a quella sentenza contro quello che era stato il terzo partito greco, sfruttando la miseria creata dalle imposizioni europee per rientrare dal debito e dalla xenofobia fomentata da questi criminali riconosciuti come tali in questa occasione.

Non è che si cancelli il fascismo dall’Europa o dalla Grecia, ma il tratto interessante di questa vicenda è la grande mobilitazione non solo nella capitale che chiedeva a gran voce il riconoscimento poi venuto in giudizio e di contro non mancava la provocatoria presenza, imponente, della polizia: gli scontri sanciscono anche la condanna degli appoggi su cui si è costruita la forza di questa associazione fascista, resa possibile da quelle stesse istituzioni borghesi che ora si possono permettere di condannarla. Il sistema stesso ha in sé la necessità di dotarsi di questi lacchè, come dimostrano le provocazioni a Lesbo, da ridimensionare quando diventano troppo ingombranti.

Abbiamo sentito un compagno presente in piazza che ci ha informato anche riguardo alla manifestazione dei riders ateniesi del giorno successivo, chiamata su parole d’ordine che sono molto simili a quelle dei riders nostrani alle prese con contratti siglati da sindacati fascisti – come si sente nel podcast. In serata poi ci ha fatto sapere che era stata molto partecipata e tutti i riders avevano aderito, tanto che la capitale ellenica è rimasta priva di food delivery e alcuni negozi e app hanno annunciato la disdetta dal servizio:

 


Radio Blackout 105.25

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