LAMPI DI LOTTA FEMMINISTA IN MESSICO

Scritto dasu 18 Ottobre 2020

L’occupazione della sede della Commissione per i Diritti Umani a Città del Messico il 3 settembre scorso ha amplificato ciò che sta accadendo nel paese rispetto alle lotte e alle rivendicazioni del movimento femminista.

 

Diversi collettivi, insieme a madri e familiari delle vittime, hanno occupato le sedi della stessa istituzione in diversi altri Stati messicani e organizzato manifestazioni e marce: azioni collettive che stanno rilanciando il conflitto sociale contro le violenze di genere, i femminicidi e le sparizioni di donne che in Messico hanno un’allarmante crescita esponenziale.

 

Il racconto da due compagne da Città del Messico di quanto sta accadendo negli ultimi mesi non solo nella capitale messicana ma in tutto il paese.

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A completamento dell’audio andato in onda nell’info di giovedì riproponiamo di seguito due approfondimenti per inquadrare meglio questo periodo.

Uno sguardo storico sul femminismo e la sua costruzione particolare nella società messicana e un focus sulla cosiddetta “pratica dell’anti-monumento” come azione diretta atta a rimarcare la relazione tra istanze femministe e lotte indigene e popolari in difesa dei territori contro il colonialismo, ed evidenziano come la lotta al patriarcato sia lotta al capitalismo, ancora più estesa nel momento in cui la pandemia globale può essere l’occasione per immaginare nuovi modi di vivere.

Storia del movimento femminista

Anti Monumento

 

 


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