#moltopiùdi194 verso il 6 marzo – La regione arretra, Le Donne Avanzano

Scritto dasu 19 Febbraio 2021

Negli ultimi mesi il corpo delle donne marchigiane è stato terreno di lotta, stigma e cattive narrazioni. Dalle omelie dei preti alle dichiarazioni della giunta Acquaroli, il messaggio è arrivato chiaro, per quanto a noi fosse già noto: una propaganda spudorata sui nostri corpi, a scapito del nostro diritto ad autodeterminarci e scegliere, a scapito della tutela della nostra salute sessuale
e riproduttiva. Questa attacco non è però limitato alla nostra regione: dall’Umbria al Piemonte, dal Veneto, alla Polonia, l’estrema destra vuole riportare indietro i diritti conquistati dalle lotte delle donne. Un programma basato sull’integralismo reazionario religioso, apertamente dichiarato al Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona del 2019: i nostri corpi come mere incubatrici di figli bianchi per la patria e le nostre vite, i nostri desideri, sacrificati sull’altare della famiglia tradizionale.
La decisione di non somministrare la pillola RU486 nei consultori, in piena violazione delle linee di indirizzo del governo e della piena applicazione della legge 194, e la rivoltante proposta di apertura ad associazioni private per il diritto alla vita sono ingerenze gravissime della Regione sul rapporto delle donne col proprio corpo; si potrebbe cadere nell’errore di considerarle emergenze, minacce imminenti, ma noi abbiamo buona memoria e nessuna indulgenza.

Ne parliamo con Giorgia di Sisters On The Block e rete #moltopiùdi194

Sabato 06 febbraio la rete Le donne avanzano #moltopiùdi194 scenderà in piazza ad Ancona, alle 16.30 in Piazza Roma.


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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