Attacco al presidio di San Didero

Scritto dasu 8 Febbraio 2022

Nella notte tra domenica e lunedì è andato a fuoco il punto informativo di San Didero. É il secondo attacco nel giro di poche settimane, dopo l’incendio che ha parzialmente distrutto un tendone.
Il presidio si trova a pochi metri dal cantiere/fortino allestito un anno fa sui terreni destinati ad ospitare il il nuovo autoporto della A32, destinato a sostituire quello di Susa, perché in quell’area dovrebbe aprirsi uno dei cantieri del Tav.
Il presidio di San Didero viene attaccato perché è luogo di lotta, socialità ed autorganizzazione del movimento.
Ieri pomeriggio c’è stata un’assemblea, in cui è stata affermata la volontà di ricostruire al più presto punto informativo e l’area coperta presidio distrutti dal fuoco.
Il prossimo venerdì 11 si terrà al Polivalente di Bussoleno un’assemblea popolare No Tav, per fare il punto sulla situazione ed affrontare le prossime sfide. I media in questi giorni hanno annunciato la volontà governativa di accelerare i lavori, il commissario per la tratta italiana Mauceri mette sul piatto dei sindaci una manciata di quattrini per le opere di “compensazione”, mentre la messa in sicurezza del territorio, spazzato da alluvioni, frane e incendi non è nell’agenda governativa. Un’agenda in cui conta solo il profitto per le aziende del cemento e del tondino e la nascita di un corridoio di transito per merci e armi, in sintonia con la sempre più esplicita vocazione del capoluogo a divenire polo produttivo e di ricerca nel settore armiero.
Ne abbiamo parlato con Nicoletta Dosio

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