Piazze contro la guerra e il militarismo. Torino, Livorno, Pisa, Niscemi…

Scritto dasu 28 Febbraio 2023

È trascorso un anno da quando la guerra è tornata ad infuriare nel cuore dell’Europa, con un coinvolgimento diretto del nostro paese. Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, moltiplicando il numero di militari impiegati in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero, aumentando la spesa bellica sino a toccare i 104 milioni di euro al giorno.
Dal quel 24 febbraio è partita una corsa al riarmo su scala globale, perché la guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.
Il rischio di una guerra
devastante su scala planetaria è sempre più forte.
Venerdì e sabato scorsi si sono svolte manifestazioni antimilitariste in numerose città.
Manifestazioni caratterizzate da una partecipazione ampia e plurale, segnale di un allargamento del fronte antimilitarista all’insegna di un netto rifiuto dell’ambiguità dei pacifisti con l’elmetto, che, pur avendo operato per la guerra cercano di intercettare i consensi persi nelle urne, facendo leva sul fatto che nel nostro paese l’opposizione alla guerra è rimasta molto forte, nonostante la propaganda militarista martellante.
Nei cortei di Torino, Livorno, Pisa e Niscemi è emersa con forza la necessità di costruire un ampio e concreto fronte di lotta.

Torino
25 febbraio. Ad un anno dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina, il centro di Torino si è riempito di voci e suoni contro la guerra e il militarismo. Voci diverse ma accomunate dalla consapevolezza che per opporsi all’escalation bellica che sta investendo il pianeta non basta dire no, non basta la testimonianza, non basta invocare il cessate il fuoco. Occorre mettersi di mezzo, in prima persona, contro le fabbriche d’armi, contro le basi e i poligoni, contro la militarizzazione del territorio e l’invio di truppe all’estero, per il sostegno ad obiettori e disertori in ogni dove.
Dopo un presidio animato dalla musica di Alessio Lega, un migliaio di persone si è mosso in corteo per le vie del centro, raggiungendo la blindatissima sede della RAI, dove ha sostato brevemente per ripartire, tra
interventi e slogan verso piazza Vittorio, facendo infine ritorno in piazza Castello, dove si è svolta la seconda parte del concerto di Alessio Lega.
La giornata si è conclusa con l’impegno a contrastare la nuova cittadella militare di Leonardo, lo sbarco della NATO a Torino, la crescente repressione nei confronti dei movimenti di opposizione sociale.
Le sfide che ci attendono sono durissime. La giornata del 25 febbraio ha rappresentato un primo importante segnale che sta crescendo un movimento in grado di affrontarle.

Ascolta l’approfondimento:

 


Livorno
Il 24 febbraio un corteo, promosso Coordinamento Livornese per il ritiro delle missioni militari all’estero, ha attraversato le vie del centro cittadino, rivendicando il percorso che da oltre un anno li ha portati in piazza contro ogni imperialismo, per dire stop alle armi, alle missioni militari, e per solidarizzare con chi diserta la guerra. Una voce diversa dalla martellante propaganda di guerra di questi giorni.
Dal loro volantino: (…) “In questi giorni il governo e i partiti della guerra intensificano la propaganda. Vogliono aumentare le spese militari, vogliono produrre più armi, addirittura riconvertire l’industria al servizio della produzione bellica, vogliono più missioni militari all’estero. È un vicolo cieco che porta verso la guerra mondiale.” (…) “Solo in Europa decine di milioni di persone stanno già pagando le conseguenze dirette della guerra. In Ucraina come in Russia le classi sfruttate sono le prime a subire la miseria, le distruzioni, la morte, ad essere costrette a fuggire, ad essere mandate al macello a combattere al fronte. In Russia sono migliaia le persone che per essersi opposte alla guerra hanno subito la repressione del regime autoritario guidato da Putin, che ha vietato addirittura che si parli di guerra. In Ucraina sono state recentemente inasprite le pene per coloro che violano la disciplina militare, ed è ancora in vigore il divieto di uscita dal paese per gli uomini tra i 18 e i 60 anni.”

Pisa
Alla manifestazione lanciata dal Circolo anarchico di via del Tidi a Pisa tante realtà diverse, accomunate da un’opposizione intransigente alla guerra e al militarismo si è mossa per il centro cittadino.

Ascolta la diretta con Dario sulle manifestazioni di Pisa e Livorno

Niscemi
Un corteo oltre le aspettative degli organizzatori ha attraversato le strade di Niscemi, raccogliendo attivisti da tutta la Sicilia e tanti abitanti del paese.
Un buon segnale in vista del processo che il prossimo 30 marzo vedrà alla sbarra 28 No Muos, accusati per le iniziative che si sono svolte nell’estate del 2018 a Niscemi.

Ascolta la diretta con Pippo sul corteo di Niscemi:

 


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