Detenzione amministrativa in Israele: un approfondimento con Khaled El Qaisi.

Scritto dasu 26 Dicembre 2023

Abbiamo avuto l’opportunità di avere ai nostri microfoni Khaled El Qaisi, studente e ricercatore italo palestinese da poco rientrato in Italia a seguito del suo arresto in Palestina alcuni mesi prima del 7 ottobre. Khaled è stato detenuto nelle carceri israeliane per più di un mese senza alcuna accusa formale, anche il suo avvocato ha subito ritorsioni venendo a sua volta arrestato nel quadro di questo limbo giuridico repressivo che è la detenzione amministrativa. Il governo israeliano usa questo strumento come una vera e propria arma di guerra nei confronti di palestinesi di ogni età.

Il tema della detenzione amministrativa in Israele è fondamentale da comprendere nella sua atrocità e nell’utilizzo che viene fatto per articolare le maglie del controllo sulla popolazione palestinese senza alcun paletto, senza alcuna minima tutela dei prigionieri, che vivono la detenzione (senza motivi o accuse precise) in condizioni drammatiche, molto spesso che conducono alla morte. Questo strumento è da sempre stato utilizzato dal governo israeliano e continua a essere messo in atto oggi, durante la guerra dispiegata nei confronti dei palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. La stessa narrazione di Netanyahu, che tenta di giustificare il suo attacco senza precedenti con l’evidente scusa di voler eliminare definitivamente tutti i membri di Hamas, è una parabola discorsiva che conduce al genocidio di massa organizzato in cui la detenzione amministrativa assume un ruolo centrale.

Insieme a Khaled abbiamo approfondito vari aspetti del funzionamento della detenzione amministrativa, il ruolo dei prigionieri oggi, confrontandoci sulle condizioni attuali in Palestina.


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST