24 febbraio. Giornata di lotta antimilitarista

Scritto dasu 22 Febbraio 2024

L’assemblea antimilitarista, nel secondo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, ha promosso una giornata di lotta antimilitarista con iniziative diffuse nelle varie località.

A Torino ci sarà una manifestazione da piazza Castello alle ore 15

Di seguito qualche stralcio dall’appello.
“Sono passati due anni dall’invasione russa dell’Ucraina e, nonostante l’affievolirsi dell’attenzione mediatica, il conflitto si inasprisce sempre di più.
Guerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Con il riaccendersi della terribile guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. (…)
Opporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.
La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.
Il prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe.
Lo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere.
Lo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.
Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero.
L’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.
L’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, compresi Israele ed il Qatar, contribuendo direttamente a quella guerra atroce. (…)
La guerra è anche interna.
Il governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” quest’anno sono saliti a 6.800: li trovate nelle periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini.
Come se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna.
La guerra è ormai arrivata anche nelle scuole, dove i militari fanno propaganda per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.
(…)
Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia, in Ucraina, nel Mediterraneo orientale, nel Mar Rosso… e in ogni dove!
Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori di tutti i paesi in guerra!
Disertiamo la guerra!”

Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista

Ascolta la diretta:


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