Francia: governo e polizia ampliano i poteri di intercettazione con la nuova legge “anti-narcotraffico”

Scritto dasu 8 Marzo 2025

Nel mezzo del clamore mediatico sul traffico di droga, il Parlamento francese sta per approvare una legge contro il “traffico di stupefacenti” . Figlia del clima mediatico esploso negli ultimi tempi nel paese, che vede la destra e l’estrema destra avvitarsi in un delirio securitario e paragonare la situazione del traffico di droga in Francia a quella del Messico e degli Stati Uniti (tutto questo in un Paese in cui da anni sembra impossibile qualsiasi tipo di dibattito politico sulla legalizzazione e sugli effetti delle sostanze stupefacenti, da quelli legati al loro consumo alle conseguenze dell’illegalità in termini repressivi), questa legge non si applica solo alla vendita di stupefacenti, ma anche e soprattutto alle capacità di sorveglianza dei servizi di intelligence e del dipartimento di investigazione criminale.
Secondo la Quadrature du Net – gruppo di compagni/e che si occupa di monitorare gli avanzamenti repressivi in termini di intercettazioni, tracciamenti e del sempre maggiore potere della polizia di poter frugare nelle vite delle persone accedendo alle loro comunicazioni personali – “si tratta di uno dei provvedimenti legislativi più repressivi e pericolosi degli ultimi anni”. In particolare, la polizia francese ha spinto fortemente per inserire all’interno del testo la possibilità di poter accedere ai contenuti di qualsiasi app di messaggistica cifrata (Signal, Telegram, Whatsapp…) e la possibilità di poter “imporre il segreto d’ufficio” sugli strumenti tecnologici utilizzati durante un’inchiesta, un grave attacco alla possibilità degli accusati di conoscere le prove a loro carico e potersi difendere. A tutti gli effetti, questa legge sembra studiata non solo per colpire il traffico di stupefacenti (un fenomeno già mediaticamente esagerato), ma anche per aumentare la repressione contro l’agire militante e dei collettivi. La legge sarà ora discussa dall’Assemblea nazionale, ma a giudicare da alcuni segnali sembrano esserci buone possibilità di una mobilitazione efficace che si contrapponga alla sua entrata in vigore.
Ne abbiamo parlato con Noemie, de La Quadrature du Net:

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