Sforamenti e Tares: il costo degli inceneritori
Scritto dainfosu 2 Gennaio 2014
Il 23 dicembre 2013 dall’inceneritore del Gerbido sono state regalate nuove emissioni pericolosisime alla cittadinanza: era facile provare conati di vomito per ammoniaca, Co2, diossine fuoruscite dall’impianto in misura 4 volte superiore al consentito, dovute anche alla quantità di norme violate dalla Trm che gestisce l’impianto con la connivenza delle amministrazioni.
Abbiamo sentito al proposito Claudio Cavallari, che opta per definire “guasti” questi che i media complici rubricano come incidenti. E sono guasti strutturali.
Ovvio che si potrebbe poi risparmiare se si abbandonasse la criminale strada della distruzione di una risorsa come possono essere i rifiuti riciclati, ma proprio per quelo non verrà perseguita da queste amministrazioni che hanno solo da guadagnare, per interessi personali e non collettivi, dal fatto che il contribuente venga chiamato a mettere mano al portafoglio da ladrocini come quello in atto dal saldo della Tares imposto entro il 16 gennaio a tutti i cittadini cambiando le regole mentre il gioco era in corso e a carattere retroattivo, in buona parte per rientrare dai costi di questi mostri che inghiottono migliaia di tonnellate di rifiuti
Ma sentiamo come ci ha esposto questi problemi Claudio