Scioperi in Francia contro precarietà e privatizzazioni
Scritto dainfosu 17 Giugno 2014
La Francia del dopo elezioni vive una forte impasse politica e sociale. Oggi è il settimo giorno di sciopero nelle ferrovie che ha quasi paralizzato il Paese, proprio mentre migliaia di studenti si spostavano per la prova di maturità, questione molto cavalcata da giornali e politica contro gli scioperanti. Contemporaneamente i lavoratori dello spettacolo hanno boicottato alcuni tra i primi festival dell’estate, minacciando di far saltare il più importante di tutti , quello che inizierebbe il 4 luglio ad Avignon. I lavoratori dello spettacolo, in larga parte precari raccolti all’interno del coordinamento degli Intermittenti, protestano contro un accordo che riduce i vantaggi dell’assegno di disoccupazione, siglato tra il governo e la confindustria francese (Medef) il 22 marzo. Lo sciopero nelle ferrovie invece trova la sua origine nella vecchia riforma delle ferrovie francesi del 1997, quando la società ferroviaria fu divisa, su esplicite pressioni di Bruxelles, tra due compagnie, una che gestiva il servizio e l’altra che gestiva le linee. Entrambe oggi risultano fallimentari e la riforma a cui hanno lavorato governo e sindacati, che prevederebbe una terza società che coordini le due, è esattamente la pietra dello scandalo che ha costretto la CGT a inseguire i lavoratori sulla via dello sciopero.
Vediamo con Enrico di Viterbo, amico e collaboratore di Radio Blackout, da molti anni residente in Francia, quali sono le cause dello sciopero e la reazione dei francesi a livello popolare, mediatico, politico.