Amianto a Palazzo Nuovo, il rettore Ajani deve rendere conto.

Scritto dasu 17 Aprile 2015

Della questione-amianto a Palazzo Nuovo se ne parla ormai da anni e troppe sono state le speculazioni in merito. Oggi sappiamo che le precauzioni prese in proposito sono state del tutto inutili. L’ultimo allarme è stato lanciato mercoledì 15 aprile alle 18 e l’università non è stata in grado di fare altro se non mettere dei fogli sulle porte delle scale il giorno successivo senza preoccuparsi neppure di chiuderle. Già tre persone sono morte a causa dell’amianto a Palazzo Nuovo e noi studenti come principali fruitori di questo luogo oggi diciamo basta.

Il rettore è sempre stato al corrente della situazione e non si è preoccupato di mettere in sicurezza adeguatamente nè studenti nè lavoratori, esponendoli a tutti i rischi relativi all’inalazione dell’amianto. Addirittura i primi lavori fatti per tamponare le perdite di eternit sono stati fatti senza la supervisione dello Spresal, l’ente preposto alla sicurezza sul lavoro. Ora l’amianto è presente negli infissi, nel linoleum, nell’impianto di riscaldamento e di areazione e nei pavimenti.

L’assemblea convocata per le 9 della mattina chiede la chiusura di Palazzo Nuovo, le dimissioni immediate del rettore sottoposto ad inchiesta per «…rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro» e spiegazioni rispetto all’utilizzo delle tasse universitarie in eventuali lavori di bonifica.

Ascolta la diretta con Francesca del CUA dall’assemblea: Unknown


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