Grecia: quasi dentro o del tutto fuori?

Scritto dasu 29 Giugno 2015

Dopo le interminabili riunioni degli ultimi giorni, i finti negoziati per stabilire le  “nuove” misure economiche che il governo greco dovrebbe adottare, sembrano definitivamente saltati.

In questo momento la Grecia sembra avvicinarsi ad una reale uscita dall’euro di fronte a ricatti di chiara matrice politica. L’economia sembra davvero essere rimasta sullo sfondo. Intanto Tsipras lancia il referendum per il 5 luglio per chiedere alla popolazione se accettare o rifiutare le nuove misure proposte – “generosamente”, secondo la cancelleria tedesca – dalla ex-Troika.

Le misure di austerity sono le stesse di sempre, ci sono soltanto FMI, BCE ed Eurogruppo più rigidi del solito e Angela Merkel che riceve istruzioni dagli States. In questo quadro diventa evidente come resti un divieto assoluto tassare e imporre maggiori contributi a imprese e oligarchi da parte dei governi nazionali, in questo caso il governo greco. Per cercare di capire cosa sta capitando realmente nel paese e quali scenari potrebbero aprirsi dopo il 5 luglio prossimo, abbiamo parlato con Andrea Fumagalli docente di economia politica presso l’Università di Pavia.

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