Sul commissariamento di Uber

Scritto dasu 1 Giugno 2020

Uber è stata commissariata per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nei riguardi dei ciclofattorini assunti attraverso intermediari come Flash Road City. DL'immagine può contenere: una o più persone e testoalle pagine del fascicolo escono fuori le minacce e il modus operandi di Uber: ritardi nei pagamenti, sottrazioni delle mance, sfruttamento di lavoratori irregolari, minacce fisiche, blocco degli accessi e tutto un corollario di ricatti possibile soltanto grazie alla deregolamentazione contrattuale di cui si avvalgono queste aziende.
Il lockdown ha fatto impennare i ricavi di queste aziende che hanno optato per assunzioni di massa per poi lasciare una gran parte dei lavoratori senza alcuna consegna e dunque senza alcun ricavo, facendogli perdere intere giornate ad aspettare qualche ordine. Oltretutto ai maggiori costi applicati alle aziende non ci sono stati miglioramenti ai fattorini che non hanno neppure ricevuto i dispositivi di sicurezza sanitaria.
In questa pandemia le aziende della gig economy si sono arricchite a dismisura (Jeff Bezos, recentemente trilionario è socio in Uber) senza restituire un centesimo alla comunità.
La lotta dei Riders continua per avere il famigerato contratto da subordinati che dovrebbe spettare a tutti i lavoratori dipendenti. Intanto in sudamerica questo sabato c’è stato lo sciopero transnazionale dei lavoratori delle piattaforme digitali. Il lavoro globale porterà ad una nuova internazionale dei lavoratori? A Torino una nuova mobilitazione è prevista per giovedi 4, maggiori info sulla pagina di Deliverance Project (https://www.facebook.com/DeliveranceProject/photos/a.1256353311051959/3217229064964364/?type=3&theater)
Ne parliamo con Junior, rider di Milano

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