La criminalizzazione dei movimenti per il clima
Scritto dainfosu 14 Aprile 2023
L’11 aprile è stato presentato da Fratelli d’Italia un disegno di legge che criminalizza in particolar modo i movimenti ecologisti legati alla lotta per il crima. Si tratta dell’ennesimo tentativo di repressione delle forme di dissenso e, come il cosiddetto decreto rave, potrà essere utilizzato dalla procura in casi molto diversi fra loro.
La proposta prevede la modifica dell’articolo 635 del codice penale, relativo al danneggiamento, per sanzionare anche chi deturpa o imbratta il patrimonio pubblico, non più solo chi lo distrugge o lo rende inservibili. Inoltre si chiede l’applicazione del Daspo Urbano, legge 48/2017, anche a protezione dei monumenti. Si parla di multe da 600 a 1000 euro e la reclusione da sei mesi a tre anni. Per quanto riguarda il Daspo il senatore di FdI Marco Lisei spiega: “Vogliamo che il prefetto possa disporre anche in questi casi il divieto di avvicinamento entro dieci metri dai monumenti. Sarebbe uno strumento aggiuntivo, al di là delle pene, per provare a essere più efficaci contro questo tipo di condotte che destano allarme sociale, sono incivili e vengono disprezzate dalla maggior parte dei cittadini”
Ne abbiamo parlato con Maria Letizia di Ultima Generazione, movimento attivo nella sensibilizzazione alla questione del cambiamento climatico, anche attraverso azioni di disobbedienza civile nonviolenta
“Siamo l’Ultima Generazione che può agire concretamente per bloccare tutto questo e garantire un futuro” scrivono sul loro sito.