Sfruttamento e morti nella vendemmia in Francia
Scritto dainfosu 21 Settembre 2023
E’ settembre, e come ogni anno è tempo di vendemmia e di lavoro stagionale. Molte le persone, spesso giovani, che valicano i confini, in particolar modo da paesi vicini quali Italia e Spagna, ma non solo, per lavorare stagionalmente in Francia nelle vigne. Lavoro stagionale, che spesso nasconde condizioni di vita e lavoro fatti di maltrattamenti, minacce e persino violenze, a cui si aggiungono, e non è la prima volta, la possibilità di morire di fatica, nel senso letterale del termine, in mezzo ai vigneti. E’ quello che è successo nelle ultime settimane, in cui 6 lavorator* stagionali sono morti nelle regioni dello Champagne e del Beaujolais). Persone di età compresa tra i 19 e i 60 anni, tutte colpite da arresto cardiaco nel contesto di un’ondata di calore senza precedenti a settembre.
A partire da questi tragici e inaccettabili eventi, ci facciamo raccontare la situazione e le condizioni strutturali di lavoro e sfruttamento che spesso persistono nel lavoro della vendemmia e dei lavori agricoli stagionali, avvallate anche dalla presenza di agenzie interinali specializzate solo in questo tipo di mansioni.
Condizioni a cui però si può e si deve reagire, organizzandosi con i collegh*, informandosi sui propri diritti e sull’esistenza di alcuni organismi di tutela, tessendo reti di solidarietà e di mutuo appoggio anche nel lavoro stagionale, leggendo alcuni mezzi di informazione autogestiti (per esempio El Eco Saisonnier).
Non si può infatti morire di sete, mentre si taglia l’uva.
Ne parliamo con alcun* compagn* e amic* di Radio Blackout, in pausa proprio dal lavoro di vendemmia.