La rete Liberi di lottare contro il DDL 1660

Scritto dasu 18 Settembre 2024

Sono stati approvati i primi articoli del DDL 1660: senza permesso di soggiorno non sarà possibile acquistare una scheda SIM; chi blocca una strada o una ferrovia rischia il carcere fino a un mese; se nel farlo si è in più persone riunite si rischia la reclusione da sei mesi a due anni; se recidivi la pena aumenta a dismisura. Approvato l’art 10 del decreto, norma contro gli occupanti di casa, infatti «chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato». L’emendamento prevede anche l’articolo 321-bis che consente, su indicazione del giudice, alle forze dell’ordine di intervenire in tempi rapidi per lo sgombero.

Nasce il nodo torinese della rete Liberi di lottare che lotta contro il DDL 1660, che è in ulteriore accelerazione alle camere e sta per essere approvato, divenendo legge dello Stato. Anche questo governo dunque, inaugura una stagione di repressione, nel tentativo di contrastare e reprimere le lotte sociali in un panorama nazionale e internazionale sempre più grave. In questo DDL sono contenute delle disposizioni che, utilizzando termini vaghi e generici, riesce a far sì che ci sia un’arbitrarietà molto grande per allargare il numero delle persone punibili, per tutta una serie di reati già esistenti e nuovi, e per allargarne le pene. Molte riguardano situazioni di lotta, come il blocco stradale che punisce esplicitamente le manifestazioni ambientaliste e contro le grandi opere, ma anche i picchetti operai, con tipi di mobilitazioni storica che mirano al blocco della produzione e del trasporto delle merci; molte norme sono contro gli immigrati e i migranti.

Ne parliamo ai microfoni dell’informazione di Radio Blackout con Daniele dei Si Cobas e del nodo torinese Liberi di lottare.

La mattina di sabato 28 settembre è chiamata una mobilitazione e una conferenza stampa in piazza castello davanti alla prefettura.

Per rimanere aggiornati/e sulle mobilitazioni locali e nazionali, seguire le pagine di Liberi di lottare.

 


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