HAITI NELLA MORSA TRA VIOLENZA DELLE BANDE E POSSIBILITÀ DI INTERVENTO AMERICANE

Scritto dasu 11 Ottobre 2024

A tre anni dall’assassinio del presidente Jovenel Moise, Haiti rimane senza un esecutivo forte: all’incertezza politica, alla crisi e alla progressiva spirale di violenza la comunità internazionale non sembra avere altra risposta che l’invio di forze di polizia con il compito di mantenere il controllo dei centri logistici e delle infrastrutture ed evitare che il paese sprofondi definitivamente nel caos. Pochi giorni fa l’ennesimo massacro (110 morti nella città di Port Condé) ha portato di nuovo l’attenzione dei media internazionali sull’attività delle bande criminali che dominano incontrastate l’arena politica haitiana, forti di una falsa narrazione politica che vede i signori della guerra come protettori della popolazione e la violenza armata organizzata come unica possibilità di pressione per ottenere risposte ai bisogni sociali da un governo debolissimo e corrotto.

Una situazione di instabilità e tensione che preoccupa sempre di più gli Stati Uniti, che si trovano a confrontarsi con una enorme ondata di immigrazione Haitiana. Da un lato, gli USA aumentano le proprie pressioni sull’ONU per estendere e approfondire le missioni di sicurezza sull’isola, dall’altro il tema dell’immigrazione haitiana sta tenendo banco tra i topic della campagna elettorale americana. Così, mentre Trump attacca gli “aliens” Haitiani accusandoli addirittura di mangiare gli animali domestici dei cittadini americani e iniziano i rimpatri forzati dei migranti che erano riusciti a sfuggire alla violenza dell’isola caraibica, i conservatori degli Stati Uniti si trovano ancora una volta a demonizzare l’eredità politica di un popolo e di un Paese che, nel 1791, fu il primo a liberarsi del dominio coloniale bianco e ad abolire la schiavitù e che, da allora, è stato costantemente osteggiato dagli USA, tra un’occupazione militare durata 18 anni e il finanziamento della brutale dittatura dei Duvalier finita solo nel 1991.

Ne abbiamo parlato con Roberto Codazzi, giornalista ed esperto di Haiti.

ARTICOLI:

  1. https://theconversation.com/the-us-election-has-put-the-spotlight-on-haiti-its-history-reveals-extensive-exploitation-by-the-us-and-france-239193
  2. https://www.splinter.com/american-empire-the-torment-of-haiti
  3. https://jacobin.com/2023/10/haiti-crises-chaos-united-states-foreign-policy-intervention
Contrassegnato come:

Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST