Israele introduce nuove misure detentive per i cittadini accusati di “terrorismo”
Scritto dainfosu 14 Novembre 2024
Il parlamento israeliano ha approvato, lo scorso 6 novembre, due leggi riguardanti nuove pene e misure detentive per i cittadini accusati di “terrorismo”, destinate cioè ai palestinesi con cittadinanza israeliana, così scrive Eliana Riva su Pagine Esteri.
Occorre parlare del sistema giuridico a due livelli che Israele mette in campo, in questo caso con le nuove norme, l’accusa di terrorismo può avvenire in maniera totalmente arbitraria, per esempio se accusati di resistere a un arresto e l’accusa può essere allargata ai familiari permettendo la deportazione di intere famiglie e la detenzione anche con pena l’ergastolo.
Ciò avviene in un contesto generale di recrudescenza della guerra genocidiaria portata avanti da Israele nei confronti della Palestina e del Libano, in cui le organizzazioni internazionali denunciano una situazione all’orlo della carestia data da un attacco su ogni ambito del territorio, la richiesta della relatrice speciale dell’ONU Francesca Albanese di escludere Israele dall’ONU ha avuto come reazione l’accusa di antisemitismo, mentre Biden prima di passare il testimone a Trump, legittima ancora una volta Israele affermando che il governo di Netanyahu non ostacola gli aiuti umanitari.
In collegamento Eliana Riva, caporedattrice di Pagine Esteri