«A foras le pale»
Scritto dainfosu 19 Novembre 2024
La Sardegna si mobilita per proteggere il proprio territorio dall’invasione indiscriminata di pale eoliche e pannelli fotovoltaici in molti modi, da molto tempo. La scorsa estate questa lotta ha avuto un’accelerazione per l’arrivo delle prime pale eoliche al porto industriale di Oristano–Santa Giusta. Lì, dopo il tam tam per l’arrivo delle pale, alte circa 120 metri, lx manifestanti hanno allestito un presidio con le tende e i gazebo, opponendosi al passaggio degli automezzi che dovevano trasportare le gigantesche apparecchiature nel Medio Campidano. Sono sorti moltissimi comitati per la sensibilizzazione al tema della speculazione energetica e degli espropri, e anche dei presìdi permanenti, come quello nelle campagne di Selargius, in provincia di Cagliari, chiamato “la rivolta degli ulivi”, in cui sono stati piantati ulivi contro l’esproprio indiscriminato e coattivo delle terre.
La politica istituzionale, nella figura della governatrice della Regione Sardegna, Alessandra Todde, si è mossa per opporsi alla realizzazione degli 800 progetti di campi eolici che varie società, italiane e non, vogliono realizzare sull’Isola. Lo scorso aprile, è arrivata la moratoria di 18 mesi ai nuovi impianti a fonti rinnovabili, approvata con un disegno di legge dalla Giunta regionale sarda.
C’è anche stata una legge di iniziativa popolare, la Pratobello 24, per la quale sono state raccolte oltre 210mila firme. La proposta di legge prende il nome dall’omonima protesta che nel 1968 vide gli abitanti di Orgosolo uniti contro la militarizzazione del loro territorio. La proposta, che mira a regolamentare l’installazione di impianti da energia rinnovabile nell’Isola, sfrutta l’articolo 3 dello Statuto sardo sull’Urbanistica e sul Paesaggio. E’ stata promossa sia dai Comitati, sia dall’Unione Sarda, il principale quotidiano locale. Il caporedattore del giornale è Mauro Pili, già presidente di Regione a cavallo del 2000, poi deputato nelle fila di Forza Italia. I suoi appassionati editoriali contro «l’invasione dei signori del sole e del vento» e a favore dell’arrivo del metano, per Pili la vera opzione energetica da perseguire, hanno un enorme impatto sul dibattito pubblico.
Abbiamo chiesto a un compagno sardo di fare con noi il punto della lotta contro la speculazione eolica e fotovoltaica in territorio sardo, ne è uscita un’interessante chiacchierata, che abbiamo preferito dividere in due file audio: