Il sintomo Mangione
Scritto dainfosu 11 Dicembre 2024
Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare, uno dei colossi della farmaceutica responsabile della morte di migliaia di cittadini americani, a causa delle politiche dilazionatorie messe in atto per posticipare il più possibile la presa in cura degli assicurati.
Suprematista bianco, tecnofilo, sostenitore di Musk… odiatore di Musk… anti-natalista, complottista, tecnofilo..ecc. ecc…. Ogni gazzettiere dirà la sua. Anche se la ggggente l’ha già eletto nuovo eroe popolare. Come ha ben sintetizzato (speranza!) un consulente presso il “Network Contagion Resarch Institute” analizzando le tome di di messaggi solidali in rete:
“L’uccisione di Thompson viene spiegata come una specie di segnale d’inizio di una più ampia guerra di classe”
Resta su tutto la chiarezza del gesto e le motivazioni che lo stesso ha vergato sulla sua lettera-testamento.
Un commento dal nostro corrispondente dalla East Coast, Felice Mometti
“Per i federali,
sarò breve, perché rispetto ciò che fate per il nostro Paese. Per risparmiarvi una lunga indagine, vi dico chiaramente che non ho collaborato con altri.
Si è trattato di un’operazione piuttosto banale: un po’ di ingegneria sociale elementare, CAD di base, molta pazienza. Il taccuino a spirale, se presente, contiene alcuni appunti e liste di cose da fare che ne illustrano il succo. La mia tecnologia è piuttosto bloccata perché lavoro nel mondo dell’ingegneria, quindi probabilmente non ci sono molte informazioni.
Mi scuso per eventuali traumi, ma era necessario farlo. Francamente, questi parassiti se la sono cercata. Un promemoria: gli Stati Uniti hanno il primo sistema sanitario più costoso al mondo, eppure siamo al 42° posto per aspettativa di vita. La United è la [indecifrabile] più grande azienda degli Stati Uniti per capitalizzazione di mercato, dietro solo a Apple, Google e Walmart. È cresciuta, ancora e ancora, ma la nostra aspettativa di vita? No, la realtà è che queste [indecifrabili] sono semplicemente diventate troppo potenti e continuano ad abusare del nostro Paese per ottenere immensi profitti perché il popolo americano ha permesso loro di farla franca.
Ovviamente il problema è più complesso, ma non ho spazio e francamente non pretendo di essere la persona più qualificata per esporre l’argomento completo. Ma molti hanno illuminato la corruzione e l’avidità (ad esempio Rosenthal, Moore), decenni fa, e i problemi semplicemente rimangono. A questo punto non si tratta di un problema di consapevolezza, ma di evidenti giochi di potere.
Evidentemente sono il primo ad affrontarlo con così brutale onestà”.