TERRA DEI FUOCHI LO STATO RESPONSABILE ANCHE PER LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI EUROPEA.
Scritto dainfosu 3 Febbraio 2025
La recente sentenza della Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver messo a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi, l’area campana coinvolta nei decenni scorsi nell’interramento di rifiuti tossici. La sentenza rileva come “non ci siano prove sufficienti di una risposta sistematica , coordinata e completa da parte delle autorità nell’affrontare la situazione della “Terra dei fuochi”,quindi viene evidenziata una mancanza d’iniziativa delle istituzioni che fa supporre una connivenza con gli interessi legati allo smaltimento illegale dei rifiuti tossici. Il sistema ha consentito a numerose aziende del Settentrione di smaltire in maniera sistematica e a costi ridotti i rifiuti industriali in quelle zone . Dal 1991 al 2013 sono state censite ben 82 inchieste per traffico di rifiuti che hanno incanalato veleni da ogni parte d’Italia per seppellirli direttamente nelle discariche legali e illegali delle province di Napoli e Caserta , in collusione con la camorra che gestiva il traffico di rifiuti. Secondo quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo, l’Italia ha due anni di tempo per attuare una strategia correttiva, ossia introdurre “misure generali in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno dell’inquinamento” in questione. La Terra dei fuochi è una terra “martoriata” nella sua essenza più profonda ed ignorata per decenni da una classe politica trasversale che non è riuscita ad adottare soluzioni serie e concrete. Alcuni magistrati hanno parlato di una vera e propria Chernobyl in Campania , con conseguenze sanitarie devastanti ,aumento esponenziali di tumori , morti premature e deformazioni di nascituri oltre alle conseguenze sulla catena alimentare che ha compromesso l’economia di un’area agricola che viveva dei prodotti della terra e l’allevamento.
Ne parliamo con Enrico Fontana ,responsabile osservatorio ambiente e legalità di Legambiente.