lotto boicotto sciopero – lavoratrici del settore spettacolo

Scritto dasu 6 Marzo 2025

Il sistema teatrale è costruito su gerarchie di potere che emarginano chi non rientra nel modello dominante. Il teatro infatti non è un luogo per le donne, che ci sono potute accedere tardissimo e ancora oggi sono la moglie di, l’amante di… Non solo non è un luogo per le donne, non è di certo neanche un luogo per le persone trans. Non è un luogo per le persone razzializzate, né per le persone povere, o che non vengono da circuiti di potere. Non è un luogo per persone con disabilità, né per persone giovani. E’ sostanzialmente un luogo per uomini cis, bianchi, preferibilmente di una certa età.

I ruoli dietro le quinte sono rigidamente divisi: i registi e i direttori sono uomini, i tecnici audio e video sono uomini, mentre le scenografe, le sarte e le organizzatrici sono donne, e questa gerarchia di potere è un terreno fertile per la violenza, che è una costante nei provini e casting. Infatti, chi ti giudica è sempre un uomo: ti osserva, ti seleziona, prima come corpo, poi come artista.

La violenza sessuale e psicologica è sistemica, l’abuso diventa una esperienza formativa.

Ci ha raggiungo in studio una compagna di Anomalia teatro, compagnia teatrale di Torino (laboratorio Malaerba), attrice e attenta critica di questo sistema, al telefono con Elena Natucci, attrice e twerk teacher da Bologna, che ha scritto un comunicato insieme a NUDM Bologna che qui abbiamo solo in parte riportato, lo trovate qui:

lotto boicotto sciopero – lavoratrici del settore spettacolo

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