La città punitiva

Scritto dasu 11 Marzo 2025

Panchine anti-bivacco, dissuasori lungo i marciapiedi, luci nei centri commerciali per scoraggiare gli adolescenti: in nome del decoro, un’architettura ostile ridisegna le città reprimendo i comportamenti e scoraggiando chi non consuma.
In certe aree urbane “riqualificate” per il Giubileo, come piazza dei Cinquecento davanti alla stazione di Roma Termini alcune panchine hanno i braccioli posizionati al centro. Un po’ ovunque sugli scalini davanti ai negozi sono state poste punte metalliche. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, elementi di questo genere non hanno una funzione decorativa e i braccioli non sono pensati per offrire maggiore comfort. Questi dettagli urbani sono il risultato di precise scelte progettuali riconducibili a quella che viene definita «architettura ostile».
Da dove nasce il bisogno di usare l’architettura per escludere dalle città i poveri?

Ne abbiamo parlato con Tommaso Gori, giornalista freelancer di politiche urbane

Ascolta la diretta:


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST