PIANO PER GAZA ,TABULA RASA OFFERTA ALLA VOLONTA’ PREDATORIA DEL CAPITALE.

Scritto dasu 14 Aprile 2025

Il distopico e inumano piano di Trump per Gaza che prevede la deportazione degli abitanti apre uno scenario inedito sulle opportunità di valorizzazione che i capitalisti d’assalto intravedono dalla ricostruzione da zero  del territorio di Gaza . Come se fosse una tabula rasa offerta alla volontà predatoria delle potenze egemoni nell’area che ne reclamano il possesso e lo sfruttamento prescindendo dalla presenza di una popolazione considerata eccedente in una logica coloniale e spietata . Questa posizione ipercapitalistica indicata dallo storico canadese Quinn Slobodian, autore di il capitalismo della frammentazione (2023), costituisce una vera e propria nuova frontiera del capitalismo neoliberista e anarcocapitalista contemporaneo: la partizione del mondo in zone, enclaves all’interno degli Stati-nazione caratterizzate da libero mercato, deregolamentazione, basso costo del lavoro, assenza di diritti democratici. Organico a questa logica è il disegno una rete di zone franche che si articola  in una rete di connessioni intermodali che le connettono ,come i corridoi energetici e commerciali , che sono la colonna vertebrale dell’ IMEC (India–Middle East–Europe Economic Corridor) ,corridoio energetico e commerciale che di fatto collegherebbe l’India all’Europa attraverso la penisola arabica disarticolando le entità statali e espellendo le popolazioni in eccesso attraverso lo strumento bellico che diviene essenziale per questi progetti. Il proliferare di questi modelli di zone franche certificano la separazione in atto tra il capitalismo neoliberale e forme di democrazia rappresentativa che divengono un orpello inutile, non si affrontano le radici dei  problemi sociali e politici dei territori coinvolti ,in una visione che espelle gli eventi storici per ridisegnare ex novo un modello di gestione ipercapitalista senza neanche la sovrastruttura ideologica a giustificazione come avveniva per la millantata funzione civilizzatrice del colonialismo .

Ne parliamo con Giuliano Garavini  professore di International History presso l’Università di Roma Tre collaboratore di diversi periodici e quotidiani .


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