Tarek libero: contro ogni repressione e il razzismo giudiziario
Scritto dainfosu 8 Maggio 2025
Tarek è stato accusato nell’ambito della manifestazione che si è svolta a Roma il 5 ottobre del 2024, è stato arrestato nei giorni seguenti sulla base di alcuni video, gli è stata comminata una misura cautelare carceraria per aver lanciato alcuni oggetti, con resistenza aggravata (che, negli anni, è stata portata a un massimo di 15 anni, con l’aggravante di essere in più persone).
Solitamente si riesce a contenere la pena con gli attenuanti, se non l’assoluzione. In questo caso invece, Tarek è stato condannato a 4 anni e 8 mesi, partendo da 7 anni, con anche il rammarico del giudice di non avergli potuto dare la recidiva. La sanzione è molto grave, nonostante le condotte per cui è perseguito non siano in alcun modo commensurate. Gli attribuiscono infatti, lanci di bottiglie, che fra l’altro nel punto del video che l’accusa porta, non ci sono, è accusato poi di aver dato dei colpi con un ombrello a degli agenti (e anche questo, non si vede nei video), e l’altra condotta che gli attribuiscono è che lui si taglierebbe con una lametta, ma nemmeno questo può essere considerato resistenza.
La nostra società ha un impronta classista, di cui i processi giudiziari sono massima espressione : una condanna così alta per un’ipotesi di resistenza non si è mai vista. Se questo può accadere è perché la macchina della repressione agisce con ancora più durezza su chi è ai margini della società, chi vive sulla propria pelle il colonialismo e razzismo.
Il 22 maggio ci sarà un presidio fuori dalle mura del regina Coeli, andiamo a portare il nostro saluto e sostegno solidale a tutt3 l3 detenut3
Tarek libero
tutti liberi
tutte libere!
Siamo al telefono con Leonardo Pompili avvocato di Tarek: