ISRAELE ACCELERA LA PULIZIA ETNICA IN CISGIORDANIA .
Scritto dainfosu 7 Luglio 2025
Negli ultimi mesi, le forze e i coloni israeliani hanno intensificato gli sforzi per espellere circa 2.500 palestinesi che vivono in un gruppo di villaggi nella regione meridionale della Cisgiordania di Masafer Yatta. All’inizio di maggio, quando i militari hanno raso al suolo la maggior parte di Khilet Al-Dabe, era la più grande demolizione nell’area fino ad oggi. Ora, una nuova direttiva militare minaccia di accelerare la distruzione di una dozzina di altri villaggi.
La scorsa settimana, l’Ufficio di Pianificazione Centrale dell’Amministrazione Civile – l’organismo militare israeliano responsabile del rilascio dei permessi di costruzione nei territori palestinesi occupati – ha adottato una politica che richiede che tutte le richieste di costruzione palestinesi in sospeso a Masafer Yatta siano automaticamente respinte. La direttiva cita le esigenze militari come giustificazione e si riferisce specificamente alla Zona di tiro 918, l’area che comprende 12 dei 20 villaggi di Masafer Yatta, e che Israele ha dichiarato come zona militare chiusa nei primi anni ’80 al fine di spostare con la forza i suoi residenti palestinesi.
La nuova direttiva si basa sull’uso di Israele delle zone di fuoco militari come pretesto per l’espropriazione della terra e l’espansione degli insediamenti. Mentre i palestinesi in precedenza potevano presentare piani di costruzione che almeno temporaneamente congelavano gli ordini di demolizione durante la revisione, un regolamento militare del 2021 ha prima bloccato l’elaborazione di tali richieste senza “l’approvazione del comandante militare”. La nuova direttiva ora si rivolge a decine di domande in sospeso presentate prima di questo cambiamento.
La mossa di accelerare le demolizioni si allinea con il più ampio programma di del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. Il ministro di estrema destra, a cui è stato consegnato il controllo di fatto dell’amministrazione civile da Netanyahu nel 2022, ha consolidato il controllo sulle politiche di costruzione della Cisgiordania installando alleati in posizioni chiave, in pratica, mentre l’esercito ha dichiarato circa 1 milione di dunam – un quinto della Cisgiordania – come zone di tiro, l’80% di quel territorio rimane inutilizzato per scopi militari.
Nel frattempo, sul terreno, l’assalto burocratico di Israele coincide con l’escalation della violenza dei coloni. che molestano le famiglie rimanenti e saccheggiano i loro possedimenti,a Masafer Yatta, gli attacchi dei coloni sono continuati senza sosta, mentre Israele pianifica la prossima annessione della Cisgiordania.
Ne parliamo con una compagna che si trova nella zona di Masafer Yatta.