Anarres del 10 febbraio. Frontiere, CPR, morti in mare. Meloni, il 41bis, gli anarchici. Un anno di guerra. Polizia violenta negli States

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ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
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Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:

Frontiere, CPR, morti in mare, leggi contro le ONG
La guerra ai migranti si sta inasprendo, grazie alla normativa che impone alle ONG di soccorrere una sola imbarcazione in difficoltà per poi dirigersi a “porti sicuri” assegnati a svariati giorni di navigazione dal canale di Sicilia. Ma c’è chi si oppone: sia la Geo Barents che la Sea Eye hanno violato le disposizioni procedendo a salvataggi multipli, perché il dovere morale di sottrarre alla morte chi si trova in pericolo viene prima di qualsiasi divieto imposto da un governo che ha la diretta responsabilità dell’infinita strage nel Mediterraneo. Rischiano multe dai 10.000 ai 50.000 euro e il fermo dell’imbarcazione per due mesi.
Nel frattempo Meloni ha regalato altri cinque pattugliatori alla guardia costiera libica, quella che spara su chi fugge dal destino di torture, stupri e ricatti nelle prigioni amministrative libiche.
Nei CPR, altra frontiera interna, discarica in cui gettare per mesi corpi in eccedenza in attesa di riuscire a deportarli, la temperatura si sta alzando in questo gelido inverno.
A Torino, dove da qualche mese c’è un nuovo gestore, sabato
4 e domenica 5 febbraio è scoppiata una rivolta che ha devastato il CPR. Tre persone sono state ferite durante i pestaggi di polizia, alcuni rivoltosi sono stati arrestati, altri spostati in fretta e furia nel CPR di Macomer in Sardegna, una destinazione punitiva, perché le condizioni di detenzione sono peggiori che a Torino. Altri sono stati liberati con foglio di via.
Per la prima volta dopo molti anni il CPR è stato quasi completamente distrutto.
Anche a Milano c’è stata una rivolta in via Corelli.
Abbiamo provato a fare il punto sulla situazione con Raffaele, compagno impegnato da tanti anni nella lotta contro CPR e frontiere.

Verso il primo anno di guerra in Ucraina
Ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina che ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, ovunque assistiamo ad una crescente corsa al riarmo, all’aumento delle spese militari, con nuovi progetti di basi e installazioni belliche, con una sempre maggior influenza del complesso militare-industriale sulle vite di noi tutti.
Guerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine.
Il rischio di una guerra su scala planetaria è una possibilità concreta.
In numerose località sono in preparazione iniziative di informazione e lotta.
Ne
abbiamo parlato con Dario dell’assemblea antimilitarista

Meloni, il 41bis, gli anarchici
Meloni ha giocato la sua carta. Nella sua lettera al Corriere della Sera ha fatto appello all’unità nazionale perché “il clima si sta pericolosamente e velocemente surriscaldando”. Il tono è quello sin troppo logoro dell’emergenza, oggi rappresentata degli anarchici, il nemico comune che dovrebbe unire destra e sinistra. (…)
In questi giorni i quotidiani si sono sbizzarriti nel costruire il proprio identikit del movimento anarchico, sprezzanti nei confronti del ridicolo hanno disegnato mappe, collegamenti, improbabili interviste.
L’importante era
scrivere un copione adatto alla commedia che intendevano rappresentare. Una piece in cui far recitare la doppia maschera da sempre disegnata per gli anarchici: ingenui utopisti o mostri sanguinari a seconda delle esigenze di scena.
Una campagna antianarchica come non si vedeva da tempo. L’intento è chiaro. Non intendono fare passi indietro nel progressivo innalzamento dell’asticella della repressione, nell’applicazione di reati associativi, e nell’utilizzo a piene mani della finalità di terrorismo.
Non solo. Trattare da nemici gli avversari politici è il primo passo verso la criminalizzazione di ogni forma di opposizione sociale.
Ieri Nordio ha respinto il ricorso dell’avvocato di Cospito contro il 41 bis

Polizia violenta. Uno sguardo tra gli Stati Uniti e l’Italia
La vicenda dell’afroamericano disabile ammazzato da quattro poliziotti afrodiscendenti ad un posto di blocco è la dimostrazione che la violenza della polizia statunitense verso persone razializzate, non è prerogativa esclusiva dei poliziotti bianchi, ma rimanda ad una violenza sistematica che colpisce le persone più povere. La linea del colore si interseca con quella di classe.
Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri

Appuntamenti:

Sabato
17 febbraio
ore 10,30 Balon
contro la guerra e chi la arma
Punto info antimilitarista

Sabato 25 febbraio
In piazza contro la guerra e chi la arma
ore 15 piazza Castello
Interventi, musica, azioni performanti
Concerto di Alessio Lega

A
d un anno dall’invasione russa dell’Ucraina ovunque assistiamo ad una crescente corsa al riarmo, all’aumento delle spese militari, con nuovi progetti di basi e installazioni belliche, con una sempre maggior influenza del complesso militare-industriale nelle vite di noi tutti.
Nella nostra regione, la cessione da parte di Leonardo di parte degli spazi dell’ex Alenia al Politecnico, rimette in moto il progetto di Città dell’aerospazio fermo alla partenza dal novembre 2021.
In primavera alle OGR è previsto lo sbarco della NATO a Torino con l’acceleratore di innovazione del progetto Diana. Fermare la guerra è possibile. A partire dalle nostre città dove ci sono le fabbriche delle armi usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.
Fermare la guerra è possibile. Con la solidarietà ai disertori e obiettori russi e ucraini.

Venerdì 3 marzo
Alle radici dell
e guerre
L’Italia tra missioni militari
all’estero, programmi di riarmo e militarizzazione dei territori e della società
Il movimento No Muos: un esempio di lotta popolare
ore 21 alla FAT in corso Palermo 46
Interverr
anno Antonio Mazzeo, antimilitarista e blogger e Pippo Gurrieri del movimento No Muos

Sabato 18 marzo
Cena comunarda
Benefit lotte antimilitariste e sociali
ore 20 alla FAT in corso Palermo 46

Venerdì 24 marzo
Gli algoritmi della politica
Riflessioni sulla società della sorveglianza
Ore 21 alla FAT in corso Palermo 46
Interverrà Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo e autore, per i tipi di Eleuthera, di “Gli algoritmi della politica”


Contatti:

Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 21
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/

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