brevetti

In questi giorni le cronache sono attraversate dalla vicenda del vaccino di Astra-Zeneca, che dopo numerosi morti, è stato temporaneamente sospeso da diversi paesi europei, tra cui l’Italia. La fretta nella sperimentazione, la sin troppo rapida messa in commercio dei vaccini anti covid 19, è senza dubbio all’origine del moltiplicarsi delle reazioni allergiche anche gravissime […]

Circa due milioni di nuovi casi di cancro sono provocati ogni anno da infezioni, prevenibili e curabili. Ben l’80% si registrano nelle zone più povere del mondo. È il bilancio contenuto in uno studio pubblicato su The Lancet Oncology dai ricercatori della International Agency for Research on Cancer che ha elaborato i dati statistici sull’incidenza dei tumori per 27 forme di malattia in 184 Paesi nel 2008: 7,5 milioni di decessi, dei quali 1,5 milioni sono stati causati da infezioni. “Le infezioni da virus, batteri e parassiti sono una delle cause maggiori, ma anche prevenibili di cancro in tutto il mondo. Pensiamo al papillomavirus umano (Hpv), all’Helicobacter pylori e ai virus dell’epatite B (Hbv) e C (Hcv) – dicono i ricercatori -, che insieme sono responsabili di oltre 1,9 milioni di nuovi casi di tumore del collo dell’utero, gastrico e del fegato”.

L’analisi statistica globale ha anche permesso di elaborare una vera “mappa” delle infezioni e dei tumori a livello globale, facendo scoprire che se nel 2008 il 16% di tutte le neoplasie era correlato con infezioni, nei Paesi in via di sviluppo questa percentuale è pari al 23%, rispetto al 7,4% della parte del mondo più industrializzata.

Siamo di fronte ad una strage evitabile. Nei paesi più poveri e, in particolare, nell’Africa sub sahariana, il costo dei vaccini è esorbitante, ed è pressoché impossibile produrre in loco.
Le multinazionali del farmaco controllano i brevetti e determinano il prezzo, nonostante contribuiscano in maniera irrisoria alla ricerca.
In Africa l’aspettativa di vita è di 40 anni. La pressione biologica è tra le ragioni non secondarie di movimenti migratori inarrestabili, poiché la posta in gioco è la vita stessa.

Ne abbiamo discusso con Ennio Carbone, immunologo e docente all’Università di Catanzaro.


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