repressione
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Riassunto dei contributi audio, dalla notte del 27 Febbraio al primo pomeriggio del 28 Febbraio… Come detto dai microfoni, la redazione informativa, che segue da vicino e fisicamente le giornate in valle, è un pò provata e gli audio arriveranno in ritardo sul sito, ci scusiamo per il disagio… [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/barricateA32prima-mattina-etinomia.mp3|titles=barricateA32prima-mattina-etinomia] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/cariche-manialzate-chian.mp3|titles=cariche-manialzate-chian] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resocontoNotte27_28-2Chian-escopost.mp3|titles=resocontoNotte27_28-2Chian-escopost] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resocontoNotte27_28-2Salb.mp3|titles=resocontoNotte27_28-2Salb] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resocontoSolidarietaMilano.mp3|titles=resocontoSolidarietaMilano] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resoconto-solidarietaRoma-bloccoTreni.mp3|titles=resoconto-solidarietaRoma-bloccoTreni]
Sabato 25 Febbraio 2012 ore 13.00 Bussoleno (TO) grande manifestazione: NO TAV; da Bussoleno a Susa per rivendicare il NO a quest’opera inutile. IL NO TAV NON SI ARRESTA! Ore 12.40, ascolta il primo intervento da Bussoleno: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/1o_intervento_25feb_notav.mp3|titles=1o_intervento_25feb_notav] Ore 13.20, il corteo è partito “accidentalmente” causa l’enorme presenza di gente, due chiacchiere sull’incontro avvenuto nella […]
Intervista a Maurizio Piccione sull’accordo Tav stipulato tra Italia e Francia. Maurizio, che di mestiere si occupa della tutela del patrimonio boschivo della Val Susa, ci ha parlato anche delle possibilità di lavoro offerte dalla preservazione dell’ambiente, opposte alla logica cementifera e distruttiva di una grande inutile opera come la nuova linea ad alta velocità tra Torino e Lyon.
Un’occasione per fare il punto sulla lotta No Tav dopo gli arresti del 26 gennaio, un vero “boomerang” secondo Maurizio, che ritiene che l’operazione repressiva darà ancora più forza alla resistenza No Tav, cementando quei legami di solidarietà che sono il segno di una lotta che, giorno dopo giorno, sa costruire relazioni di mutuo appoggio.
In questi giorni piazza Tahir, come tante altre piazze egiziane è tornata e riempirsi. Questa volta nel mirino è quello stesso esercito, invocato come liberatore durante la rivolta contro Mubarak.
Dopo la strage di due giorni fa, il governo si è dimesso, ma il potere resta saldo nelle mani dei militari.
Ieri ed oggi ci sono stati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, costati la vita ad almeno quattro persone, tra cui un neonato.
El Baradei, uno dei possibili papabili per la poltrona di primo ministro, denuncia le stragi e dichiara che accetterà l’incarico solo se gli sarà garantita la non ingerenza dell’esercito.
Stefano Capello analizza la situazione politica e sociale, che, nonostante la scarsa attenzione di tanti media, vede un crescente attivismo dei lavoratori, protagonisti di scioperi e lotte molto importanti.