No TAV bandiera di resistenza; 21/4: presidio a San Vittore
Scritto dainfosu 19 Aprile 2012
Nei suoi venti anni di storia, la lotta contro il TAV in Val di Susa è cresciuta e si è rafforzata arrivando a mettere
in discussione il modello capitalistico di progresso, sostenuto dai vari governi che si sono avvicendati; è perciò
riuscita a comunicare e ad unire oltre le proprie specificità e il proprio territorio, diventando un punto di
riferimento per molte altre lotte e movimenti di emancipazione sociale.
Per questo motivo è duramente attaccata dallo stato che, in epoca di crisi economica e politica, vede come una minaccia
un’esperienza di resistenza che rafforza tutti quei movimenti che lottano per un’alternativa ad un modello di sviluppo
basato sulla guerra, sulla distruzione dell’ambiente, sulla militarizzazione dei territori, sulla privatizzazione della
scuola, della sanità, dei trasporti, sulla precarietà e sullo sfruttamento, sulla repressione delle lotte.
Fra aumenti delle spese militari, TAV e grandi opere (solo in Lombardia: TEM, Pedemontana, EXPO 2015), tagli alla spesa
sociale, “riforme” del lavoro, licenziamenti e privatizzazioni il nuovo governo si presenta come continuazione del
precedente, arrivando fin dove nemmeno Berlusconi avrebbe potuto.
Anche sul tema delle carceri, di fronte alle drammatiche condizioni di vita all’interno dei penitenziari, il governo
Monti non solo non vuole alcun provvedimento di amnistia ma ripropone come soluzione quella di costruire più carceri
coinvolgendo anche banche ed aziende private, favorendo così il business carcerario. Nel giro di dieci anni la
popolazione detenuta negli USA è raddoppiata.
Quindi il disegno di legge sulle pene alternative alla detenzione, in discussione in questi giorni alla Camera, non
servirà a ridurre il sovraffollamento carcerario ma ad estendere la popolazione in “libertà condizionata”, per la quale
è previsto il lavoro obbligatorio non retribuito (mentre i licenziamenti aumentano). E questo lo chiamano progresso…
Negli ultimi mesi ci sono state manifestazioni ed iniziative sotto diverse carceri a sostegno dei detenuti appartenenti
al movimento No TAV, arrestati il 26 gennaio scorso.
A Milano si sono tenute diverse iniziative sotto il carcere di San Vittore dove tuttora sono rinchiusi due degli
arrestati che hanno visto la partecipazione di alcune centinaia di persone. La musica, i fuochi d’artificio e i numerosi
interventi al microfono sono riusciti a superare le alte mura di cemento che circondano il carcere e a mettere in
comunicazione il fuori con il dentro, sempre più popolato da disoccupati e precari, soprattutto immigrati.
Oltre a sostenere i nostri compagni, a comunicare le ragioni della lotta contro il TAV, queste manifestazioni hanno
espresso solidarietà con le proteste e le lotte dei detenuti di quest’ultimo anno, dovute sicuramente al
sovraffollamento ma anche alla mancanza totale di cure sanitarie adeguate, alle violenze inflitte da squadre di agenti
di polizia penitenziaria, ai costi delle merci acquistate nel carcere ben al di sopra dei prezzi correnti di mercato.
Problemi che pesano anche sui familiari dei detenuti.
SABATO 21 APRILE
manifestazione sotto il carcere di San Vittore
(ore 17 Piazzale Aquileia)
La diretta con Domenico [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/Domenico-iniziative-solidali-No-Tav-arrestati-MI-19-04.mp3|titles=Domenico iniziative solidali No-Tav arrestati (MI) 19-04] Scarica file