Il punto sulla Siria con Manlio Dinucci

Scritto dasu 5 Giugno 2012

Mentre i media occidentali ci bombardano sulla natura sanguinaria del regime di Bashar Al-Assad, emergono le prime clamorose smentite sulle responsabilità delle violenze e la vera identità di morti che vengono spacciati come vittime del regime che si coprono poi appartenenti alla minoranza alawita, coccolatissima dal regime
Proprio in questi giorni giunge anche in Italia l’eco del reportage del giornalista investigativo Marat Musin (THE HOULA MASSACRE: Opposition Terrorists “Killed Families Loyal to the Government” ) che denuncia la totale distorsione dei media occidentali della natura della ipermediatizzata strage di Houla. Sembrerebbe infatti che le vittime fossero in gran parte alawiti tradizionalmente fedeli ad Assad e soprattutto che presentassero ferite letali da coltello o da sparo poco compatibili con la presunta morte sotto le bombe governative.

Al centro degli interessi reali, la rotta dei gasdotti, e la volontà di colpire qualsiasi entità statuale forte o potenza regionale non piegata agli interessi imperialistici euro-americani.

Gli attacchi alla Siria come preludio ad un futuro intervento anti-iraniano?

Ne abbiamo parlato con Manlio Dinucci, collaboratore del Manifesto.

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