G8. Capri espiatori

Scritto dasu 17 Luglio 2012

I ragazzi condannati in Cassazione per il G8 di Genova rappresentano l’ennesimo capro espiatorio della storia giudiziaria italiana. In mancanza di una elaborazione corretta e infine di una narrazione complessa di quelle giornate di luglio 2011, lo stato preferisce individuare dieci ragazzi scelti, è il caso di dirlo, praticamente a casaccio e sacrificarli sull’altare del ripristino dell’integrità offesa delle istituzioni. E’ una modalità che ritorna e ritorna mietendo sempre nuove vittime. E’una storia iniziata nel dopoguerra, proseguita con la generazione ribelle degli anni settanta e che non sembra vedere una fine, tutt’altro. Il penale infatti, in un’invasività crescente, affina ogni giorno di più le armi che consentono questo eterno ritorno. Ne parliamo con Vincenzo Guagliardo in occasione della nuova edizione del suo libro: “Di sconfitta in sconfitta. Considerazioni sull’esperienza brigatista alla luce di una critica del rito del capro espiatorio” (Colibrì 2012).

Ascolta l’intervista: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/07/2012-07-17-guagliardo.mp3|titles=2012 07 17 guagliardo]

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