Ilva, da Milano a Taranto la lotta continua

Scritto dasu 27 Gennaio 2013

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Intervista a Salvatore del Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti di Taranto sulla due giorni contro l’Ilva a Milano (25-26 gennaio) appena conclusa e sullo stato della lotta nella città, con la partita giocata intorno al prodotto sotto sequestro che i Riva vorrebbero sbloccare e che i lavoratori rivendicano come pegno per i loro stipendi.

Tra le altre cose emerge la posizione che qualora i Riva non garantissero i 4 miliardi di investimenti per le bonifiche si imporrebbe la necessità dell’esproprio, dei loro beni e della fabbrica stessa.

Verso la fine qualche considerazione di carattere più generale sul fatto che la produzione di acciaio tramite altoforno è ormai storicamente superata dal riciclo dei rottami già esistenti; dopo avere ucciso centinaia di persone, se l’area a caldo di Taranto oggi resta ancora  aperta è solo per il profitto dei Riva e dell’imperialismo italiano.

Per approfondire in prima persona la questione appuntamento al 1-2-3 marzo per una visita dei compagni di Taranto a Asti, Torino e Val Susa.

Ascolta l’intervista:

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