Sul carcere (e l’economia che gli gira intorno)

Scritto dasu 16 Aprile 2013

copertina-JPG1-215x300Un’intervista con un compagno che ha collaborato alla realizzazione di un opuscolo di inchiesta sul carcere di Monza e l’economia che vive e prospera su di esso.

Il contributo è ospitato sul sito http://cordatesa.noblogs.org

 

Un breve estratto dall’introduzione:

“In questo opuscolo viene analizzata l’economia carceraria intesa come insieme di attività economiche legate a doppio filo al carcere, sia che siano basate sul lavoro dei detenuti sia che siano quelle legate al mantenimento quotidiano della struttura e delle persone recluse al suo interno. L’oggetto della nostra ricerca è il carcere di Monza, il carcere della città in cui viviamo. […] Scopriamo così che questo particolare ramo del business nasconde delle storie marce e intrise di tutte i vizi propri degli appalti e più in generale dell’amministrazione pubblica del nostro paese, particolari ben lontani dalla favola del buon samaritano che si dedica ai più deboli.

Sgravi fiscali, regimi di quasi monopolio, possibilità di uno sfruttamento massimo, speculazioni. E’ questo il rovescio della medaglia della propaganda dei fautori delle politiche sociali e delle attività alternative dietro le mura”.

 

Ascolta l’intervista con Simone, del csoa Boccaccio di Monza:

cordatesa_carcere

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Per richiedere copie dell’opuscolo scrivete a questo indirizzo:
cordatesa@autistici.org

oppure potete scaricarlo direttamente da: http://cordatesa.noblogs.org/files/2013/04/Girotondo.CordaTesa.pdf

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