Dall’altra parte del Tap, contro
Scritto dainfosu 6 Febbraio 2014
Nell’opuscolo senza prezzo (in ogni senso) collazionato collettivamente dal Collettivo anarchico di Lecce, editato da Ned Ludd editore si può leggere «chi davvero intendesse giocare la partita contro il gasdotto, dovrà tenere in conto che opporsi ad esso significherà anche, necessariamente, opporsi allo Stato e all’intero sistema economico e sociale». In questa frase si condensa lo spirito della pubblicazione e dell’inserimento dell’opposizione a questa nuova nocività nel novero degli ormai tanti resistenti, che si contrappongono agli interessi in tutta Italia e anche altrove: infatti lungo tutto l’opuscolo di 50 pagine sono espliciti i riferimenti al movimento No Tav e No Muos, ma anche considerazioni relative a personaggi squallidi come il Country Manager che ha la funzione di un Virano qualunque in Valsusa (forse meno scafato) e tutti i politici impuniti, voltaggabana e capaci di rilasciare affermazioni prive di senso, oppure ammiccanti, menzogneri, pronti al compromesso,… o a spostare un po’ più in là la Grande Opera (tutte queste figure trovano spazio nella grafica dell’opuscolo). La riflessione del collettivo si vede che ha continuato a oscillare tra la situazione generale di oppressione, imposizione e repressione a livello nazionale ed europeo e il riferimento locale, che è stato studiato nei dettagli, approfondendo tutti gli aspetti tecnici dell’opera e cercando di raffigurare il quadro in cui è inserito il territorio ina questa sorta di colonialismo energetico fatto di terminali che trasportano oggetti e energia inutile ai più, se non genericamente al capitalismo per perpetuare se stesso (e i suoi molti inconvenienti, che chiamano incidenti ma sono disastri annunciati.
Al proposito abbiamo sentito Marina, compagna del collettivo che ha collaborato alla stesura dell’opuscoletto e ci ha proposto linee interpretative e di lotta ulteriori,trascorrendo dalla precisione dei dati (che avevamo già sentito sciorinare anche da altri oppositori al Tap a settembre) alla lucidità determinata della contrapposizione