La partita Camusso Renzi
Scritto dainfosu 7 Maggio 2014
Il segretario della CGIL Susanna Camusso ha attaccato il primo ministro Renzi, accusandolo di autoritarismo, per aver chiuso le porte in faccia alla CGIL, alla CISL e alla UIL, ponendo fine alla pratica ormai consolidata dalla concertazione.
Camusso scopre l’acqua calda, scopre che un sindacato ad abiura la lotta e sceglie la concertazione, un sindacato muta pelle, trasformandosi in apparato che deve la propria sopravvivenza ai privilegi concessi dal potere politico, perde il proprio potere “contrattuale”, e subisce lo stesso destino toccato a milioni di lavoratori nel nostro paese, messi alla porta o condannati ad una condizione di precarietà strutturale.
Naturalmente la partita è aperta. La CGIL rappresenta ancora sei milioni di lavoratori. Renzi in questi mesi è partito all’attacco di quanto resta di tutele e garanzie, annunciando un affondo senza precedenti nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego.
La partita di Renzi è sul filo del rasoio, perché il blocco sociale che si riconosce nella CGIL ha una forte rappresentanza in parlamento, all’interno della maggioranza che sostiene il suo governo, dove la componente vicina all’ex segretario Bersani è molto forte.
Dario Di Vico, nell’editoriale di oggi sul Corriere, sostiene che la partita di Renzi è più ampia. Il presidente del Consiglio mira ad attirare i consensi tra i lavoratori autonomi, senza tutele, nel popolo delle partite IVA, che considerano privilegiati i lavoratori dipendenti, specie quelli del pubblico impiego e guardano con diffidenza al sindacato.
Una partita difficile, al termine della quale le anime divergenti del partito del premier potrebbero finire con non riuscire più a trovare interesse in un matrimonio, andato in crisi sin dalla prima notte di nozze.
Secondo Giorgio Cremaschi, della corrente “28 aprile” della CGIL, l’attacco di Camusso a Renzi, è una finta, una spada spuntata, un giro di walzer necessario a sopire i malumori, ma privo di una reale capacità/volontà di incidere davvero.
Ascolta la diretta con Cremaschi: