India: retaggi culturali negli episodi di brutale machismo

Scritto dasu 3 Dicembre 2014

L’informazione occidentale riporta spesso (e con ritardo) episodi intollerabili di molestie, stupri di massa e abusi del corpo delel donne indiane, che difficilmente può venire analizzata senza inforcare occhiali culturalmente diversi, senza calarsi in una realtà che affonda in scelte prese da Nehru. Quando un video su youtube mostra due ragazze che il 28 novembre si difendono a cinghiate da un assalto di tre uomini infoiati su un bus senza che nessuno intervenga, quando, come avvenuto ieri, il Central Bureau of Investigation dichiara che le due dalit stuprate e impiccate a luglio si sarebbero suicidate, o quando una quindicenne è morta dopo che una gang le aveva dato fuoco perché aveva resistito ai tentativi di palparla il mese scorso, allora ci si trova di fronte a un problema dell’universo maschile ancora più spiccato che nelle già maschiliste realtà europee. L’incapacità di rapportarsi all’altro sesso e la considerazione della figura femminile come un alieno da umiliare come unico modo per rapportarsi a lei. Mahasweta Devi, scrittrice e attivista politica, ha sintetizzato questo approccio inq uesto modo: « E infatti ieri, meno tragicamente ma per certi versi nel solco di quella inadeguatezza maschile, una famosa attrice di Bollywood è stata schiaffeggiata in diretta televisiva da un ventiquatrenne integralista, che giudicava troppo sucicnto il vestito della conduttrice… di questo e di altri risvolti della vita indiana abbiamo parlato con Anna Nadotti, letterata, traduttrice e attenta analista della società indiana:

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