Charlie Hebdo: giornali e politici in Francia tra uniformità e terrore

Scritto dasu 9 Gennaio 2015

kiosque_journaux_2Al secondo giorno dopo la strage avvenuta al giornale satirico Charlie Hebdo, dopo i primi messaggi di lutto e di cordoglio, in Francia come nel mondo cominciano a farsi vedere le reazioni dei media e dei giornali nazionali, così come dei politici e dei partiti.

Se dalle nostre parti le banalità razziste dei partiti di destra non attendono di farsi avanti, oltralpe è l’uniformità a regnare sovrana, una sorta di pensiero unico nazional-illuministico che non ha spazio per ragionamenti devianti, ma neanche per raccontare gli attacchi che stanno avvenendo in queste ore alle comunità mussulmane in territorio francese. Nel mentre la popolazione viene unita sia dal cordoglio che dalla paura, scatenata anche dalla grande attenzione per la caccia all’uomo (che si avvia alla consclusione mentre scriviamo) per catturare i due fratelli sospettati della strage.

Ne parliamo con Virginia, una compagna parigina: virginia-parigi


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