Riprendendo la trama argentina: Nisman, Kirchner e la izquierda

Scritto dasu 29 Gennaio 2015

Ci siamo già occupati della triste vicenda del procuratore argentino incaricato dal defunto presidente Nestor Kirchner di svolgere le indagini relative all’attentato del 1994 ai danni della comunità ebraica e all’epilogo tragico che lo ha visto cadavere nella sua vasca con un colpo alla testa il giorno prima di deporre in tribunale contro la presidenta Cristina Kirchner attraverso presunte prove di collusione con servizi iraniani in cambio di forniture energetiche. C’è chi fa risalire a servizi sionisti quei documenti, chi immagina scenari foschi di intelligence contrapposte, chi scende in piazza con rumorosi cacerolazo e chi li addita come pretestuosi sotterfugi per rovesciare un governo inviso alle potenze neoliberiste e reazionarie. Ritorniamo sull’argomento, sollecitati dalle reazioni di taluni ascoltatori (la comunità argentina è molto sensibile e divisa riguardo l’informazione sul proprio paese) a una più approfondita analisi e documentazione, più che per le novità provenienti da Oltreatlantico, che vedono la presidenta cogliere l’occasione per fare pulizia dei servizi segreti risalenti ancora al 1972, come ci ha raccontato il nostro ospite (anche lui a lungo residente a Buenos Aires e testimone di episodi correlati alle vicende in cui affondano questi nuovi misteri, innestandosi sulla propensione al controllo da parte statunitense sul “cortile di casa”), che ci ha raggiunto negli studi della radio per illuminarci soprattutto riguardo agli aspetti sociali e sull’effettiva necessità di contestare da sinistra l’operato di certi aspetti della presidenza Kirchner, magari riconoscendole dei meriti e raccontando con appassionata partecipazione di divisioni e lotte in particolare ecologiste, che evidentemente non sono tanto nelle corde del governo, visto che, sia per le dighe patagoniche che per le coltivazioni di soia cinesi dove si sono dovuti mobilitare con forza movimenti dal basso per far recedere Buenos Aires dall’implementazione di quelle nocività, mentre per accordi militari e per l’installazione di centrali nucleari pare che non si riesca a far recedere le decisioni del governo.

Ma sentiamo quanto ci ha raccontato Franco

 

2015.01.29-franco_argentin


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST