Una vita favolosa: sesso, genere e cultura negli anni ’70 in Italia

Scritto dasu 8 Giugno 2015

Porpora Marcasciano pubblica anni fa la sua prima antologia intitolata “Antologaia”: il viaggio intenso di una vita “favolosa” e di quella di molti altri e altre. Un racconto per scoprire quello che i movimenti gay, poi ridefiniti Lgbt, provocarono nel corso degli anni ’70 in Italia. In quegli anni nacquero una serie di collettivi e di spazi liberi e ribelli, travolgenti nelle elaborazioni e nelle pratiche, facendo per esempio dell’autodifesa e della provocazione due pratiche importantissime di conflitto. Nelle strade, nelle piazze, lo spazio politico venne agitato e invaso da corpi combattivi, da quei corpi che non dovevano rompere con l’ordine patriarcale ed eteronormato e che non potevano essere visibili e conflittuali: femministe, omosessuali, lesbiche, transessuali.

La comunità LGBT in quel tempo lottò tantissimo e in modo radicale, ottenendo molto anche in termini di diritti. Porpora, in occasione della ristampa del libro, presenta nuovamente il testo in giro per l’Italia e ci offre una rilettura di quegli anni comparati al tempo attuale, in cui la visibilità e i diritti sembrano maggiori mentre “il dibattito politico e istituzionale si è impantanato, per ingerenze molto forti, malate, che hanno provocato un ‘blocco da stanchezza’ dei movimenti in generale, che stentano a scendere in piazza, a farsi sentire“.

Ascolta il contributo di Porpora

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