Ore 9: in classe si autogestisce la conoscenza

Scritto dasu 18 Settembre 2015

Mentre reazionari e oscurantisti attaccano persino una legge controriformista come la 107, detta (da loro) “buonascuola”, c’è chi invece cerca di sottrarre al condizionamento dell’inquadramento scolastico pubblico le giovani menti, non contrapponendo un predittivo e coercitivo sistema di istruzione calato dall’alto ma cercando di condividere davvero coi giovani utenti quale può essere la conoscenza che a loro può servire e che maggiormente li interessa, concordando ogni aspetto: argomenti, attività, programmi… il tutto in una non-scuola in mezzo ai campi chieresi di Poirino, offerta con tariffe (bassissime) su cui ci si può accordare in base a ciò che si può investire da parte delle famiglie, mettendosi d’accordo anche su potenziali attività di scambio. Tutto perfettamente inquadrato e consentendo un’apertura mentale sicuramente originale e particolare per i fruitori.

Ma sentite l’entusiasmo di Simone, maestro di questa “scuola” libertaria che aprirà il 5 ottobre e sul cui sito facebook (https://www.facebook.com/Scuola-Libera-Baloo-488926514595361/) si legge:

La scuola sarà d’ispirazione libertaria dove, con questo termine, si intende l’impostazione metodologica secondo cui ogni bambino ha tre diritti fondamentali: “a influenzare il proprio percorso d’apprendimento in base alle inclinazioni personali; ad avere lo stesso peso degli adulti nell’istituzione delle regole e nella risoluzione dei conflitti; a non essere giudicato”.

la mail è scuolabaloo@gmail.com

La voce del maestro potete sentirla in questo podcast:

Unknown


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