Scenari di guerra. Manovre NATO e lotta antimilitarista

Scritto dasu 27 Ottobre 2015

In questi giorni la NATO sta effettuando la più grande esercitazione bellica dalla fine della guerra fredda. Tra lo Stretto di Gibilterra e il Mediterraneo centrale e i grandi poligoni di Spagna, Portogallo e Italia 38.000 militari, 200 velivoli e 50 unità navali di 33 nazioni. Ospiti d’eccezione, i manager delle industrie militari di 15 Paesi.
La Sicilia, da decenni portaerei e piattaforma logistica avanzata nel Mediterraneo, ha un ruolo chiave per le strategie della NATO, che ha progressivamente rinforzato le proprie basi nell’isola. Sigonella è oggi base per il lancio dei bombardieri senza pilota, i droni, il sistema satellitare MUOS e le altre antenne svolgono un ruolo cruciale nel sistema di controllo e comunicazione dell’Alleanza Atlantica.
Il principale trampolino di lancio nel nostro paese è l’aeroporto trapanese di Birgi,
Il quadro che abbiamo di fronte è caratterizzato da alleanze variabili e fronti mobili, che stanno modificando il quadro geopolitico cui eravamo avvezzi da decenni.

Ne abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’università di Palermo.

Ascolta la diretta:

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Sabato 24 ottobre si è svolta a Napoli una manifestazione contro le manovre NATO, sabato 31 ottobre scendono in piazza a Marsala gli antimilitaristi siciliani, che si oppongono alle manovre nel vicino aeroporto di Trapani-Birgi, il 3 novembre ci sarà una manifestazione al poligono di Teulada in Sardegna.
A Torino il 4 novembre ci sarà il presidio dei disertori in piazza Castello angolo via Garibaldi.

Ne abbiamo parlato con Pippo Gurrieri del movimento No Muos, che ha partecipato al corteo di Napoli e sarà a Marsala il 31 ottobre.

Ascolta la diretta:

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