Bombardamenti sulla popolazione civile in Kurdistan
Scritto dainfosu 11 Novembre 2015
Continuano gli attacchi contro la popolazione civile curda da parte dello Stato turco. Forte della maggioranza elettorale conquistata a colpi di bombe di Stato e propaganda anti-terrorista durante le ultime elezioni, il governo dell’AKP ha ricominciato il massacro contro i civili e contro il movimento di liberazione curdo.
Attacchi contro la guerriglia in montagna ma anche coprifuoco con incursioni delle forze speciali nelle storiche roccaforti curde dove l’HDP ha ottenuto percentuali tra il 70% e il 90%. La vendetta di Erdogan – incensato in questi giorni dall’Unione Europea per la sua disponibilità a tenere i rifugiati lontano dalle coste del vecchio continente – sta prendendo in questi giorni delle proporzioni tragiche che ricordano i massacri degli anni ’90. Sono in particolare i quartieri che hanno dichiarato l’auto-governo ad inizio estate, praticando forme di auto-organizzazione della vita quotidiana di tutti gli abitanti che si trovano sotto pesante attacco, con armi pesanti e bombardamenti che stanno facendo morti e feriti. A Silvan siamo al nono giorno di coprifuoco, oggi l’esercito ha bombardato con gli elicotteri la popolazione civile uccidendo, tra gli altri, un bambino di sei anni.
Un rapido resoconto della situazione con Garip da Diyarbakir: