Aggiornamenti da Idomeni

Scritto dasu 20 Aprile 2016

Se l’argomento migrazioni sembra, giocoforza, essere balzato in cima all’agenda politica dei nostri governanti, i giornali non trattano il tema che con l’occhio europeista attento agli effetti sulla stabilità dell’Unione o, al massimo, con quello pietista che tratta le migrazioni come fossero calamità.

Abbiamo raggiunto ai nostri microfoni Francesca, volontaria che si trova ad Idomeni, per farci raccontare la situazione sul posto.

Se le aspettative quanto ad un’apertura della frontiera greco-macedone si fanno sempre più tenui tra i richiedenti asilo bloccati alle porte dell’UE, in molti stanno effettuando da diversi giorni blocchi delle merci e delle strade per protestare contro l’ennesima stretta nella gestione dei flussi migratori da parte di un’Europa sempre più decisa ad esternalizzare il lavoro sporco a paesi terzi. Una resistenza importante e densa di significato politico che è però oramai allo stremo a causa della stanchezza e delle divisioni create ad arte per dividere i migranti “legittimi” da quelli che invece dovrebbero essere condannati a morire nei propri paesi d’origine.

Intanto la situazione di quello che è diventato un vero e proprio campo si fa sempre più difficile, mentre prendono proporzioni sempre più inquietanti le deportazioni verso la Turchia e i trasferimenti coatti in campi gestiti dall’esercito greco in cui i volontari non sono autorizzati ad entrare.

Ascolta il resoconto di Francesca da Idomeni

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