Assolti perchè “il fatto non sussiste” i medici coinvolti nella morte di Stefano Cucchi

Scritto dasu 20 Luglio 2016

cucchiAssoluzione piena per tutti e cinque i medici che hanno avuto in cura Stefano Cucchi nel reparto carcerario dell’ospedale Pertini nell’ottobre del 2009: è la sentenza emessa lunedì dalla corte d’Appello di Roma dopo una lunga camera di consiglio.

 

I medici erano stati condannati in primo grado per omicidio colposo nel giugno del 2013 ma poi assolti in appello per insufficienza di prove. Lo scorso dicembre la Cassazione aveva annullato le assoluzioni e predisposto un nuovo appello, seguita dal procuratore generale Eugenio Rubolino che aveva chiesto di condannare i medici per omicidio colposo (4 anni di reclusione per il primario Aldo Fierro e 3 anni e mezzo per ciascuno degli altri medici). La sentenza di lunedì ha però ribadito la vergognosa decisione del precedente appello, confermando le assoluzioni.

 

La sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, che da anni si batte per ottenere verità sull’omicidio del fratello, di fronte a questo ennesimo schiaffo giudiziario ha pubblicato su Facebook una foto del cadavere di Stefano, commentando con rabbia la sentenza. La foto è però poi stata censurata dal social network per “violazione degli standard della comunità”. «Quella foto fa vergognare. Perché quella foto racconta la verità. Senza bisogno di parole. È quello che ho avuto davanti agli occhi sette anni fa, in quella sala dell’obitorio dove ho dato l’addio a mio fratello. Quella foto dice come è morto Stefano. Tutto il resto conta poco» è stato il commento di Ilaria Cucchi.

 

Con Ilaria Cucchi abbiamo commentato la sentenza di Appello e la vicenda della censura su Facebook: Unknown


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