Trasporti, sciopero riuscito: Del Rio vuole cambiare la legge che li regola (aggiornato)

Scritto dasu 17 Giugno 2017

Invece di giungere alla conclusione che bisogna ascoltare i lavoratori che protestano, si risolve democraticamente cercando di soffocare le loro istanze, cancellare ogni diritto residuo. Ieri, venerdì 16 giugno  si è svolto lo sciopero del comparto trasporti indetto dai sindacati di base, sull’onda del referendum vinto contro gli accordi tra concertativi e governo per spartire e svendere un’azienda che sarebbe potenzialmente talmente in attivo che se la contendono tutti i grandi del settore. E proprio contro la privatizzazione definitiva, contro le logiche da spezzatino, contro il sistema che cerca solo il profitto finanziario senza considerare il futuro dell’azienda come produttività e creazione di posti di lavoro e atout per rilanciare altri settori essenziali dell’economia nazionale (per esempio il turismo, vocazione tanto sbandierata a parole da parte di tutti) si era frapposto questo sciopero, riguardo al quale il comunicato emesso in nottata dalla Cub sintetizza i punti essenziali della vertenza, della trattativa, della lotta che ormai da quasi un ventennio sta proseguendo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in mattinata avevamo fatto il punto con Antonio Amoroso in questa stringata diretta in cui si puntualizzava la situazione, già soddisfatti della compattezza nello sciopero dei sindacati conflittuali

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Lunedi mattina abbiamo raccolto il commento di Cosimo Scarinzi della CUB, che sottolinea la forza della convergenza inedita tra due settori chiave come i trasporti e la logistica:

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