Corno d’Africa: pirati, eserciti, merci, rotte… il crocevia geopolitico

Scritto dasu 8 Giugno 2018

Paul Nizan pubblicò nel 1931 Aden Arabie, racconto di viaggio, bildungsroman che fa del viaggio un’esperienza tutta intellettuale, interiore e simbolica. Il luogo per la sua fuga non poteva essere scelto con più oculatezza e ancora oggi è un coacervo di storie: Aden, come tutta l’area del golfo, con i suoi pirati, pescatori somali costretti a “prendere” petroliere, perché gli accordi tra nazioni povere e la Nuova via della seta hanno dato alla Cina i diritti di pesca sul loro mare; con i suoi porti, come Gibuti, che raccoglie i profughi dello Yemen e i suoi contingenti militari, provenienti da ogni paese, dall’antica legione straniera ai 23000 uomini della nuova forza militare cinese, che affianca i soldati italiani, l’esercito statunitense, le truppe olandesi… Di nuovo l’imbocco del mar Rosso è tornato a essere l’incrocio geopolitico di rotte, merci, navi e pirati di un secolo fa, due secoli fa… la via per il canale di Suez, il collegamento con l’Asia, lo scalo della One Belt One Road di Xi Jing Ping e la terra dove un paio di giorni fa L’Etiopia ha riconosciuto i confini con l’Eritrea dopo quasi un ventennio dagli accordi, dove il Puntland è conteso tra somali per la scissione e somali per l’unificazione, non esiste come entità, ma ha strutture ed è l’unica vera struttura comunitaria somala…

Il Corno d’Africa è un gorgo, una sorta di calamita per tutti i giochi che tutte le grandi potenze stanno mettendo in campo: vale la pena di scoperchiare la pentola ribollente per capire l’importanza strategica e in che direzione si svilupperanno i contrasti e conflitti, le occupazioni neocoloniali e le guerre di religione.

Perciò abbiamo interpellato Marco Cochi, docente e curatore di un sito Afrofocus.com dove confluiscono i suoi contributi su varie testate come Eastwest.eu che ci ha sintetizzato gli aspetti più interessanti di quello che avviene in quei mari solcati nuovamente dai pirati.

 

Golfo di Aden: Gibuti e i pirati somali

 


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